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Sicurezza: Barzago e Castello Brianza aderiscono al Controllo di Vicinato

Sale a 32 il numero di Comuni che aderiscono alla rete di partecipazione attiva dei cittadini. De Rosa: «Rinnovato impegno per una maggiore coesione sociale»

Il controllo di vicinato in provincia di Lecco si stende sempre di più. Con Barzago e Castello Brianza, che hanno aderito nella giornata di giovedì 27 maggio, sono ora 32 i comuni del territorio aderenti alla rete che garantisce la partecipazione attiva dei cittadini al sistema di sicurezza integrata, contro il degrado urbano e la microcriminalità.

I sindaci dei due paesi brianzoli, Mirko Ceci per Barzago e Aldo Riva per Castello, hanno sottoscritto l'accordo in Prefettura a Lecco, alla presenza del prefetto Castrese De Rosa e dei vertici delle forze dell'ordine del territorio lecchese. Presenti all'incontro il questore Alfredo D'Agostino, il comandante della Compagnia Carabinieri di Merate Domenico Cerminara, il tenente colonnello della Guardia di Finanza di Lecco Domenico Peluso e il comandante della Polizia Locale di Barzago Stefano Panzeri.

Controllo di Vicinato: anche Casatenovo e Verderio sottoscrivono il Protocollo della Prefettura

«Sono 32 i Comuni del lecchese che hanno finora accolto con convinzione la proposta di gestione partecipata della sicurezza - ha commentato De Rosa - Non ronde sui territori ma collaborazione attenta e vigile per aiutare le forze di polizia, le uniche deputate a contrastare la delinquenza comune. Grazie ai sindaci protagonisti di un rinnovato impegno per una maggiore coesione sociale. Il protocollo - ha spiegato il prefetto - è finalizzato ad attuare, nell'ambito del sistema di sicurezza integrata e partecipata, una proficua collaborazione tra le forze di polizia, amministrazioni comunali e i cittadini, mettendo a fattor comune un elemento molto importante che è la conoscenza del territorio e le reciproche informazioni, in una prospettiva di accrescimento della partecipazione civica alla gestione collaborativa della sicurezza, con funzioni di deterrenza della criminalità comune, e in particolar modo dei reati predatori».

In sintesi una sorta di accordo in cui consapevolezza, responsabilità e razionalità devono essere principi fondamentali nel controllo del territorio grazie ad un meccanismo del quale anche il cittadino può finalmente far parte a pieno titolo come ingranaggio fondamentale per la fase preventiva e di segnalazione di avvenimenti criminogeni o criminali. "

I Sindaci Ceroli e Riva hanno sottolineato che, con l'adesione a questo progetto, perseguono l'obiettivo di rendere più sicura la vita della comunità con effetto di deterrenza della criminalità. E' inoltre un modo per coltivare i rapporti di buon vicinato, basati sulla collaborazione e fiducia reciproca, che contraddistinguono la vita dei piccoli comuni lecchesi.

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